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Libri (336)

TRAMA: Kaliza abita in un villaggio e un giorno, rientrando dopo aver raccolto dei bellissimi sassolini colorati, incontra Bakari, un ragazzo poco più grande di lei, che sta tagliando alcuni rami per costruire delle piccole frecce. Bakari la deride per la sua raccolta e si dice sicuro di aver costruito più frecce di quanti sassi lei abbia raccolto. Ma Kaliza non ha idea di quanti siano i suoi sassi. Bakari le mostra una tavoletta di legno, sulla quale fa un segno ogni volta che termina una freccia. Anche Kaliza decide di procedere così, ma ben presto la tavoletta è inutilizzabile, piena di segni e incisioni. La madre le fa vedere che il sistema di segni usato da Bakari può essere migliorato, raggruppando i segni cinque per volta.  Le domande che si affollano nella mente di Kaliza sono davvero numerose e lei vorrebbe tanto incontrare qualcuno che potesse risponderle: il vecchio saggio del villaggio giunge proprio in quel momento, come per aiutarla a trovare delle risposte. Le parla dei numeri, del sistema degli Egizi e di quello dei Romani, con la loro difficoltà di rappresentare numeri molto grandi, fino ad arrivare al metodo indo-arabico, nato circa millecinquecento anni fa. Per aiutarla…
TRAMA: “Nel linguaggio della matematica, le equazioni sono come la poesia: dimostrano dati reali con ineguagliabile precisione, trasmettono quantità di informazioni in tempi relativamente brevi; e spesso la loro comprensione è inaccessibile ai profani.”   L’autore ci guida attraverso le conquiste fondamentali della scienza, per mezzo di alcune equazioni che hanno radicalmente trasformato la nostra vita.  I cinque capitoli – corrispondenti alle cinque equazioni – che compongono il libro sono suddivisi in cinque parti: nel prologo, l’autore rievoca un episodio drammatico della vita del personaggio principale: il bullismo subito dal tredicenne Isaac Newton, il rabbioso diverbio tra Daniel Bernoulli e il padre, il dolore per la perdita del padre che rischia di sopraffare Michael Faraday, la morte della moglie di Rudolf Clausius e infine l’incidente, che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia, che vide protagonista un sedicenne Albert Einstein mentre faceva un’escursione sulle Alpi svizzere.  Le tre sezioni successive sono state intitolate: “Veni”, “Vidi”, “Vici”, dal messaggio inviato a Roma da Cesare. In “Veni”, è spiegato il modo in cui il protagonista entra in contatto con il problema, in “Vidi”, l’autore descrive il contesto storico, mentre in “Vici” viene evidenziata la vittoria del protagonista, con l’equazione che risolve la questione.  Nell’epilogo…
Venerdì, 02 Agosto 2013 16:06

Il piccolo libro delle stringhe

TRAMA: In questo libro, l’autore ci offre alcune delle idee principali sull’odierna teoria delle stringhe: i primi tre capitoli sono di carattere introduttivo, perché ci spiegano i concetti cruciali per la comprensione delle stringhe, come l’energia, la meccanica quantistica e la relatività generale. Nei successivi tre capitoli, l’autore cerca di rendere ragionevole e ben motivata la teoria delle stringhe e gli ultimi due sono dedicati ai tentativi più attuali di connessioni tra la teoria delle stringhe e gli esperimenti con le collisioni di particelle ad alta energia. Nonostante nella teoria delle stringhe siano estremamente importanti le equazioni, l’autore ha scelto di “mettere in parole” le equazioni più importanti, consapevole del fatto che comportano calcoli di cui non è possibile dare una trattazione divulgativa. Eppure la matematica della teoria delle stringhe, per quanto sia importante, non riduce la teoria a una collezione di equazioni: “Le equazioni sono come le pennellate di un dipinto: senza di queste il quadro non ci sarebbe, ma un quadro è più di un’ampia collezione di pennellate.” Si ritiene che la Teoria del Tutto sia data dalla teoria delle stringhe, ma non ha conferme sperimentali ed inoltre con le sue dimensioni supplementari, le fluttuazioni quantistiche e i…
Venerdì, 02 Agosto 2013 16:04

L'anomalia

TRAMA: Massimo Redi, professore universitario, è stato invitato a tenere una conferenza a Erice, presso la Fondazione “Ettore Majorana”, creata dal prof. Antonino Zichichi nel 1962, in occasione di un seminario sulle Emergenze Planetarie. Al suo atterraggio a Palermo, trova Fabio Moebius, un suo ex allievo, intelligente ma molto originale, che attualmente si trova alla Stanford University in California, con una borsa di studio. Fabio chiede al professore un passaggio per Erice e dichiara di contare su di lui per essere ammesso al seminario. Più avanti Fabio spiegherà a Massimo il motivo per cui è giunto a Erice: occupandosi di reti strutturate, gli sono stati messi a disposizione – presumibilmente dalla National Security Agency – dei dati reali. Qualche mese prima ha visto una struttura insolita: con radice al Cern, si è propagata verso le principali università del mondo e le ambasciate, con un gran numero di utenti presumibilmente collegati ai servizi segreti. Quando ha capito che una delle propaggini aveva investito l’indirizzo IP di Massimo, ha deciso di raggiungerlo, per capire cosa stesse succedendo. Appena giunto al seminario, Massimo incontra Alexander Kaposka, fisico nucleare ucraino, conosciuto a un precedente meeting sulla riconversione della tecnologia militare. Poco dopo, Massimo intravede…
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