Libri

Libri (337)

TRAMA:  Nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, l’autrice coglie l’occasione per parlare delle donne italiane che in tale periodo si sono messe in evidenza in campo scientifico: “Questo libro vuole raccontare le loro vicende, radiografando la società in cui si sono mosse e sottolineando l’originalità dei risultati raggiunti, citando anche gli uomini che hanno creduto nel loro potenziale e le hanno incoraggiate alla ricerca. L’intento è di creare un tributo al loro lavoro caparbio e alla loro straordinaria intelligenza.” Oggi le donne italiane che lavorano in ambito scientifico sono il 50%, ma devono ancora lottare contro gli stereotipi, nonostante mostrino spesso capacità e competenze superiori a quelle dei colleghi maschi. “Le donne risultano ben rappresentate solo in alcuni campi della scienza, quali la biologia e la medicina; sono abbastanza presenti nella matematica, mentre non abbondano in discipline come la fisica e l’ingegneria, considerate ancora appannaggio maschile.” L’assenza più evidente è nelle posizioni di maggiore responsabilità, forse perché le donne sono meno disposte degli uomini a combattere per la propria carriera.  In passato, alle donne era precluso l’accesso alle università e l’istruzione veniva impartita all’interno della famiglia da maestri pagati privatamente, oppure nei conventi, dove però lo studio prevalente era quello della…
Martedì, 06 Agosto 2013 08:00

L'ultima risposta di Einstein

TRAMA:  Javier Costa, giornalista e autore di un programma radiofonico, durante una puntata su Einstein ipotizza che lo scienziato non abbia reso pubbliche le sue ultime scoperte, per il timore che l’umanità non fosse pronta a recepirle. Al termine della puntata, trova una busta sulla quale è riportata una formula, E = ac2, e contenente una cartolina che lo invita a Cadaqués. L’appuntamento è nell’abitazione di un certo Yoshimura, apparentemente ignaro di tutto, e ad attenderlo ci sono anche Pawel, professore di fisica dell’Università di Cracovia, Jensen, editore di “Mysterie”, una rivista pseudo-scientifica e Sarah Brunet, una trentenne francese che sta completando una tesi su Mileva Marić, la prima moglie di Einstein. Durante la discussione che segue, si parla della prima figlia di Mileva e Einstein, nata fuori dal matrimonio, Lieserl: Pawel ipotizza che sia depositaria dell’ultimo segreto del padre. Il lunedì successivo, Javier apprende che Yoshimura è stato assassinato e teme di essere uno dei sospettati. Con una mail, il direttore editoriale del Princeton Quantic Institute gli chiede di concludere la biografia di Einstein iniziata da Yoshimura e Javier accetta, rinunciando al suo incarico alla radio. Si reca a Zurigo, per ripercorrere la vita di Einstein a partire dal…
Martedì, 06 Agosto 2013 07:58

La mia vita in bicicletta

TRAMA:  La passione di Margherita Hack per la bicicletta è cominciata molto presto con la rivalità tra Binda e Guerra al giro d’Italia e viene consacrata nell’estate del ’33 nell’incontro con Guerra. Attraverso la bicicletta, la Hack ripercorre per noi le tappe della sua vita, dalle estati a Firenze, con i giochi al Bobolino, la scuola elementare cominciata in anticipo, l’incontro con Aldo, il ginnasio, l’esame di riparazione in matematica, e la promozione in prima liceo che le vale il tanto atteso regalo, la bicicletta. Nata nel 1922, la Hack ha vissuto la sua infanzia e parte della sua giovinezza sotto la dittatura del fascismo: la sua famiglia viene colpita dal fascismo, in quanto il padre, impiegato alla Valdarno – l’azienda elettrica toscana, viene licenziato perché non iscritto al fascio e la madre contribuisce alle entrate familiari realizzando delle miniature agli Uffizi che poi vende ai turisti. Ma il fascismo colpisce anche l’universo scolastico di Margherita: in quarta ginnasio deve abbandonare lo studio del francese per il tedesco, a causa dell’amicizia tra Mussolini e Hitler, una professoressa di scienze viene allontanata perché ebrea e l’entrata in guerra dell’Italia il 10 giugno del 1940 causa l’abolizione degli esami di maturità, che…
Martedì, 06 Agosto 2013 07:57

L'uomo che ha inventato il XX secolo

TRAMA:  Nato in Croazia nel 1856, Tesla mostrò fin da piccolo un particolare interesse per la meccanica. Mentre concludeva gli studi di ingegneria, estese i suoi interessi all’elettricità e cominciò a pensare a come realizzare un motore a corrente alternata. Charles Batchellor, un ingegnere inglese amico di Edison, riconobbe subito le potenzialità di Tesla e quando il direttore per cui lavorava si rimangiò la promessa del premio di 25.000 dollari, lo convinse a lavorare per Edison negli Stati Uniti. Tesla si mise in viaggio nell’estate del 1884: dopo il furto dei bagagli e del biglietto, fu fatto salire a bordo grazie alla lettera con cui Batchellor lo presentava a Edison, che costituiva una prova della sua identità. Tesla immaginava che una volta che le sue nuove teorie sulla corrente alternata fossero state rivelate a Edison – all’epoca affermato inventore elettrico – questi sarebbe stato entusiasta di finanziare le sue ricerche. Invece Edison gli offrì subito un impiego, ma disse di non avere alcun interesse riguardo a possibili nuove teorie sull’elettricità. Gli promise 50.000 dollari se avesse risolto il problema dell’accoppiamento delle dinamo e Tesla vi lavorò per tutto l’anno successivo, risolvendo il problema. Alla richiesta del premio pattuito, però, si…
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