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DaD e aggiornamento La Mathesis Nazionale ha proposto recentemente tre incontri culturali: il primo è stato una conversazione con Chiara Valerio, l’autrice di La matematica è politica, e si è svolto il 28 dicembre, mentre il secondo era una conversazione con la famosa Gabriella Greison e si è svolto il 29 dicembre (del terzo incontro, che si svolgerà con Sara Sesti il 22 gennaio, parleremo la prossima volta). Le chiacchierate sono state interessanti e stimolanti: Chiara Valerio ha approfittato dell’occasione per parlarci della comunità dei matematici, ribadendo che nessuno lavora realmente da solo e ha ricordato che la difficoltà della matematica sta nel suo linguaggio, così diverso da quello che usiamo abitualmente. Ma ne vale la pena! Acquisendo un po’ di confidenza con la matematica ovvero continuando a frequentarla, avremo un metodo di interpretazione del mondo che annulla le distanze nello spazio e nel tempo. Altrettanto interessante e stimolante è stato l’incontro con Gabriella Greison, che ha fatto della sua passione per la fisica del Novecento il suo lavoro e che riesce a parlare di concetti difficili anche al grande pubblico. È stato estremamente istruttivo e interessante seguire la conferenza del prof. Roberto Battiston, ordinario di fisica sperimentale presso l’Università…
DaD e aggiornamento La Mathesis Nazionale sta dedicando parecchie energie alla creazione di percorsi di aggiornamento. L’ultimo incontro, svoltosi lunedì, è stato dedicato al tema della valutazione: La valutazione ai tempi della DDI. Per un’ora e mezza, Massimo Esposito, Dirigente Tecnico del MIUR, e Vincenzo Parente, del Liceo “Renato Caccioppoli” di Napoli, hanno parlato in maniera approfondita di valutazione, sia in termini normativi che in termini di strategie. Zanichelli, all’inizio dello scorso anno scolastico, ha dedicato un corso di aggiornamento alla lezione segmentata, o chunked lesson, una strategia per «mantenere alta l’attenzione e coinvolgere gli studenti (seduti fissi davanti a uno schermo)». La lezione segmentata viene movimentata da attività diverse ed è stata ideata da Joan Middendorf e Alan Kalish: il modello di una lezione tradizionale «presuppone che il cervello registri informazioni “a flusso continuo”, mentre la ricerca mostra che esso gestisce le informazioni riducendole in blocchi significativi, chunks, che chiamiamo categorie.» Una lezione di questo tipo non prevede una semplificazione dei contenuti, ma un modo diverso di affrontarli. Per quanto impegnati nella didattica a distanza, i nostri ragazzi non dimenticano alcuni quesiti che ci rivolgono anche durante la didattica in presenza: A cosa serve la matematica? La risposta ci…
DaD e aggiornamento Dany Maknouz, in questi “secondi tempi” di didattica a distanza, non ci fa mancare il suo sostegno: forse all’inizio è prevalso un po’ per tutti lo scoraggiamento, ma Dany va controcorrente dandoci alcune indicazioni operative per «ripensare la didattica sulla base delle tre dimensioni determinanti di tempo, relazione e spazio d’aula». Puntando su questi tre aspetti della didattica, ricordandoci che «nessuno studente può tenere la concentrazione a lungo, ascoltando solamente, seduto davanti ad uno schermo, nel contesto distrattivo, e a volte sacrificato, di casa», Dany ci propone un modo per migliorare il nostro intervento in “classe”. Altra proposta interessante è quella della Mathesis Nazionale, che ha previsto un ciclo di incontri sull’educazione civica: la nuova materia è un’ulteriore sfida che non deve coglierci impreparati, ma traboccanti di idee. Se osassimo anche solo pensare che la matematica non possa avere alcun legame con l’educazione civica, il minicorso online, «L’insegnamento dell’educazione civica e la matematica», ci farebbe subito cambiare idea. Il 4 novembre c’è stato l’intervento del prof. Antonio D’Ambrosio, dell’Università degli Studi Federico II di Napoli, dedicato all’analisi e alla valutazione dell’affidabilità delle fonti e delle informazioni. Il secondo intervento, il 10 novembre, è stato gestito dal prof.…
In attesa di leggere il libretto di Chiara Valerio, «La matematica è politica», ho ascoltato in questo video di Chiacchiere matematiche con Chiara Valerio, condiviso sul canale dell’Università del Salento, la sua lettura di un saggio: «Scegliete le Barbie». «L’unicità non può dipendere da caratteristiche estetiche. Intuivo che per non essere intercambiabili, bisognava possedere qualcosa che nessuno poteva copiare, riprodurre e commercializzare. Qualcosa di presente e invisibile.». Chiara Valerio ribadisce in più modi diversi che la matematica aiuta ad ampliare il ragionamento, aiuta a «prendere confidenza con sistemi nei quali per poter interagire, bisogna imparare a rispettare alcune regole», perché «studiare matematica significa esercitarsi a intravvedere, a supporre, a immaginare regole che non riguardino un individuo o un oggetto, ma più individui e più oggetti e soprattutto le relazioni tra essi. Studiare matematica significa introiettare l’idea che le regole esistano e che anche quando giustamente talvolta si infrangono vengono sostituite da un altro sistema di regole.» Il tono che sentiamo in questo suo scritto è lo stesso che c’è anche nel libro, lo stesso che troviamo in tutti i suoi scritti, come in Storia umana della matematica, che ho recensito tre anni fa. Alessandro Zaccagnini, docente dell’Università di Parma, dalle…
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