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“Non c’è niente di meglio, per un rinfresco temporaneo dalla calura estiva, di un bel ghiacciolo”: comincia così il post Ghiaccioli fai da te di Dario Bressanini del 4 agosto scorso. Forse non vi è mai capitato di chiedervi come mai i ghiaccioli siano al tempo stesso “solidi e duri come il ghiaccio ma cedevoli sotto i denti”. Io me lo sono chiesto, visto che ho provato a preparare i ghiaccioli usando della spremuta di pompelmo diluita con acqua: ho ottenuto dei ghiaccioli che erano solo “solidi e duri come il ghiaccio”, ma, decisamente, tutt’altro che cedevoli! Il problema è che “la loro particolare struttura è dovuta alle sostanze disciolte nell’acqua” e io, evidentemente, non avevo disciolto quelle giuste, perché “sono gli zuccheri disciolti, solitamente saccarosio, glucosio e fruttosio a donare ai ghiaccioli la loro caratteristica struttura”. Per chi ha avuto un debito in matematica, l’estate non è solo sinonimo di ghiaccioli. Visto che ormai siamo agli sgoccioli e presto sarà ora di sostenere i terribili esami di riparazione, spero che i miei alunni abbiano seguito queste dieci semplici regole proposte da Redooc. “Tutti noi vorremmo conoscere il trucco magico per ottenere con il minimo sforzo il massimo risultato, ma…
È stata inaugurata il 12 luglio scorso Extreme, la “nuova esposizione permanente progettata e realizzata dal Museo per scoprire gli strumenti e il lavoro di chi esplora l’infinitamente piccolo”. Si sta parlando del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e la mostra è stata realizzata in partnership con il CERN, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare e con l’INFN, ovvero l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “Extreme svela ciò che accade all’interno dei laboratori del CERN e dell’INFN, due dei più grandi istituti di ricerca che svolgono esperimenti legati alla fisica delle particelle. Oggetti, anche di grandi dimensioni e di valore storico, insieme a installazioni multimediali e interattive caratterizzano l’esperienza del visitatore.” Sul sito del Museo Nazionale della Scienzaè possibile avere indicazioni più dettagliate sul contenuto dell’esposizione. Il percorso espositivo comincia con il tema delle tracce, che servono da introduzione ai rivelatori, “in un allestimento scenografico sono esposti oggetti storici e attuali che raccontano importanti tappe della fisica italiana e internazionale”: non vedo l’ora di visitarla di persona! Restando sempre nell’ambito della fisica, forse a breve sentiremo parlare di Jacob Barnett, classe 1998, precoce genio della matematica, che – nonostante la giovane età – probabilmente…
L’inizio di questa Newsletter non può che essere dedicato alla prova di matematica della maturità scientifica, che si è svolta il 23 giugno scorso. Secondo Wired, o meglio secondo un docente di matematica di un liceo, la prova “è stata di media difficoltà, ma non proprio di immediata risoluzione”. Il primo problema aveva come argomento la modellizzazione e trattava di un serbatoio per il gasolio per il riscaldamento di un condominio: il fatto che si chiedesse di scegliere tra tre funzioni rendeva il problema “abbastanza gestibile anche se non semplicissimo”. Il secondo problema, più lungo, era più standard e quindi, forse proprio per questo motivo, è stato affrontato dalla maggior parte degli studenti. Una seconda riflessione ci viene offerta da un papà, (il papà è Stefano Marcellini, un ricercatore nel campo della fisica delle particelle elementari) che ha provato a fare il compito “cercando di immedesimarsi nei pensieri dello studente medio”. E la prima riflessione è proprio sullo studente medio: “mi sono reso conto dello scollamento che esiste tra quelli del Miur che preparano le prove di esame, e la scuola reale. E siccome il Miur dovrebbe essere la scuola, questo potrebbe rappresentare un problema.” La seconda riflessione riguarda la necessità di riconoscere un’utilità alla…
Questa newsletter comincia con gli effetti speciali della TedTalk del febbraio scorso di Cedric Villani, famosissima medaglia Fields. “What’s so sexy about math?” è la domanda cui cerca di rispondere il matematico. La matematica può sembrare astratta, fatta solo di numeri, calcoli e regole da applicare, ma non è in realtà solo ragionamento, è anche immaginazione, è la capacità di trovare la verità, è “replacing a beautiful coincidence by a beautiful explanation”, ovvero sostituire una splendida coincidenza con una splendida spiegazione. La matematica cambia la nostra visione del mondo, la matematica ci permette di andare oltre l’intuizione ed anche la gente comune se ne rende conto, visto che in un sondaggio del 2009, è stato riconosciuto che il miglior lavoro del mondo è il matematico. Se si ha la pazienza di ascoltare l’intera, affascinante, chiacchierata, si arriva alla spettacolare descrizione della nascita di un’idea: il cervello che continua a lavorare, anche quando il tuo corpo dorme, la battaglia tra il cervello e il problema, fino al bellissimo invito finale: “So in a few years, when you come to Paris, after tasting the great, crispy baguette and macaroon, please come and visit us at Institut Henri Poincaré, and share the mathematical dream…
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