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“Siccome durante la settimana mi capita di leggere articoli, interviste, libri, che mi piacerebbe molto condividere con voi, ma il tempo è poco in classe – e poi ci sono le interrogazioni, le verifiche… non potremmo abolirle? =P – ho pensato di farvi avere, periodicamente (quindici giorni va bene?) una mail nella quale vi invito a leggere articoli, interviste, libri, che mi hanno colpito.” Era il 18 Settembre del 2012 e questo era l’incipit della prima Newsletter che ho inviato ai miei alunni: mai avrei pensato di arrivare a un centinaio di newsletter, in meno di cinque anni, e a 456 destinatari (perciò – al ritmo di dieci invii ogni dieci minuti – servono circa sette ore e mezza per inviarle tutte…) Premesso che, se si potesse, sarei ancora dell’idea di abolire interrogazioni e verifiche, per lasciare spazio, oltre che ad esercitazioni più impegnative, alla matematica bella, comincio la CENTESIMA Newsletter con la puntata del 6 Gennaio scorso di Radio3Scienza, dal titolo “La mappa e la scienza”. Attraverso le mappe, possiamo orientarci e approfittarne per comprendere meglio il mondo che ci circonda: Rossella Panarese ci aiuta a fare il punto della situazione per le neuroscienze, la genetica, la matematica e…
All’età di 88 anni, a fine dicembre, è scomparsa Vera Cooper Rubin, astronoma statunitense conosciuta come Dark Lady, in quanto responsabile della scoperta della materia oscura. In tanti avrebbero voluto il Premio Nobel per una donna che, durante la sua carriera, non ha solo aperto la strada a un nuovo universo, ma ha anche cambiato il ruolo della donna nella scienza. Per questo motivo, Radio3 Scienza le ha dedicato la puntata del 27 dicembre scorso, condotta da Roberta Fulci con la partecipazione di Piero Bianucci, giornalista scientifico, editorialista de “La Stampa” ed autore di “Storia sentimentale dell’astronomia”. Mi ha molto colpito un aneddoto raccontato da Piero Bonucci, che dimostra come le grandi rivoluzioni avvengano a volte con piccoli passi: nel 1965, Vera Rubin aveva bisogno di accedere al telescopio di Monte Palomar, all’epoca il più grande del mondo, con i suoi 5 metri di diametro. Purtroppo, per accedere al telescopio, era necessario compilare un modulo sul quale, in calce, era scritto: “A causa della limitazione dei servizi non è possibile accettare domande presentate da donne”, rifacendosi al fatto che c’erano servizi igienici solo per gli uomini. Vera Rubin, nel presentare la sua domanda, ha aggiunto alla scritta, in matita, “di…
Math is in the air, blog divulgativo sulla matematica applicata, ha intitolato una delle proprie rubriche “Lo sapevate che...”: attraverso essa propone una “serie di aneddoti e curiosità (vere o presunte) sulla matematica”. L’articolo in questione è dedicato a Gauss, Galois e Riemann. Il primo aneddoto è il celeberrimo episodio del novenne Gauss, al quale il maestro aveva chiesto di sommare tutti i numeri da 1 a 100. Nel blog “Gli studenti di oggi – la scuola dal punto di vista di un prof di matematica”, c’è una dimostrazione della formula fatta con… apparentemente un albero di Natale! Di Galois, morto giovanissimo nel corso di un duello, si dice che abbia litigato con la commissione esaminatrice dell’Ecole Polytechnique: “leggenda vuole che considerasse gli esercizi di matematica banali e non interessanti e che quindi si rifiutasse di risolverli; esasperato dall’esaminatore che gli voleva imporre di risolvere quegli esercizi, egli gli avrebbe scagliato contro il cancellino utilizzato per pulire la lavagna.” Un gesto di stizza che non faccio fatica a capire! E per quanto riguarda Riemann? Basterebbe già il fatto che la celebre ipotesi che porta il suo nome rappresenti l’ottavo dei problemi che Hilbert elencò nella conferenza dei matematici del 1900.…
Una delle cose che più mi spaventano nel mondo attuale è la mancanza di cultura scientifica, intesa come incapacità di leggere la realtà con sguardo scientifico. Nei giorni scorsi, ha espresso molto bene questo mio punto di vista il blog di Helter Skelter: “della scienza non ne capiamo il linguaggio, il metodo, il modo di procedere, mentre il modo di proporsi delle pseudoscienze è per sua natura più diretto, apparentemente meno ambiguo, rassicurante e immediatamente comprensibile, e per questo accattivante”. D’altra parte, le conclusioni scientifiche sembrano essere ricche di dubbi, “mentre la pseudoscienza non dubita mai”. Ci si dimentica di partire dai fatti, come nel caso citato dall’autore del blog: sembra che le opinioni contino di più, soprattutto se espresse con convinzione! Alcune discussioni non dovrebbero nemmeno nascere, nel momento in cui si partisse davvero dai fatti ed ecco perché trovo estremamente difficile rispondere a chi non ha il mio stesso tipo di pensiero, scientifico. “Imparare a porsi in modo critico di fronte alle cose”… non si può ambire che a questo, altrimenti succederanno cose tipo questa: nel 1897 il matematico dilettante Edwin J. Goodwin ha presentato un progetto di legge, il n° 246, all’Assemblea Generale dell’Indiana, il cui obiettivo…
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