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«Se non fai errori, stai lavorando su problemi che non sono abbastanza difficili. E questo è un grosso errore». La citazione è di Frank Wilczek, vincitore del Premio Nobel per la fisica nel 2004 ed è con questa frase che Sofia Sabatti, nel suo blog, introduce un’attività fatta con i suoi alunni di terza media, per scoprire praticamente la relazione di Eulero. Quella che ci propone Sofia non è semplicemente la descrizione di un’attività fatta in classe: quello che troviamo in questo post è un percorso, attraverso tentativi ed errori, in cui anche all’insegnante è “consentito” sbagliare, in un percorso di scoperta continuo, perché nemmeno gli insegnanti sanno tutto! «Il disagio che molti bambini vivono con la matematica già a livello di scuola primaria è legato a un’esperienza con questa disciplina in cui errore e lentezza sono considerati indicatori di fallimento, e quindi vanno assolutamente evitati.». Questa è la lettura degli errori che ci viene offerta da Rosetta Zan su MaddMaths, dove, come già precedentemente nel post di Sofia, gli errori diventano un modo per «esplorare, congetturare, argomentare le congetture fatte». E così l’errore, anche psicologicamente, diventa una risorsa «per imparare a gestire le proprie emozioni, a riflettere prima di…
La mia newsletter parte in anticipo, oggi, visto che nel pomeriggio avrò occasione di accompagnare gli alunni della squadra matematica della mia scuola alla Disfida Matematica, che si svolgerà a Brescia (potete seguire in diretta lo svolgimento della gara a partire dalle 14.30). Gli alunni si sono impegnati negli allenamenti a partire da ottobre e, oltre alla presenza a scuola un pomeriggio a settimana, hanno continuato a giocare con la matematica attraverso un gruppo di Whatsapp che ha contribuito a creare gruppo. Una matematica che diverte, che unisce e che dà opportunità di contatto tra scuola superiore e università, ma anche una matematica che dà l’occasione per celebrare l’8 marzo 2018, come quella proposta da Redooc. «In occasione dell’8 marzo 2018, Redooc.com vuole dare l’opportunità di mettere in pratica e accrescere le proprie competenze STEAM (STEM – Science Technology, Engineering, Mathematics – with Arts) alle ragazze e ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di I e II grado.» La registrazione dei team partecipanti può essere effettuata da un docente o dagli studenti stessi, e ci sarà tempo per tutto il mese di marzo per partecipare al gioco online. «Non ci sono vincoli alla scelta degli argomenti degli esercizi e…
«Quali capacità matematiche deve avere una persona per vivere una vita consapevole? Per fare acquisti? Per prendere decisioni, ad esempio mediche? Per votare e prendere parte alla vita politica? Per informarsi e capire i numeri e i fatti che dovremmo conoscere?». La risposta a queste domande arriva da Daniele Gouthier, autore – insieme a Massimiliano Foschi (due volte campione internazionale ai Giochi Matematici di Parigi) del libro “Dar la caccia ai numeri” ed è stata pubblicata sulla rivista Archimede ad aprile dello scorso anno. La risposta vuole indicarci il minimo che ognuno di noi deve conoscere una volta che ha finito di andare a scuola, in altre parole fornisce la risposta alla domanda: «Cosa deve saper fare il più debole degli ex-studenti?» L’articolo si sviluppa in due direzioni: «la definizione a priori di ciò che gli studenti dovrebbero maturare nel corso degli studi; e l’osservazione nei fatti di ciò che gli studenti maturano realmente nel corso degli studi.» Secondo Giuseppe Mingione, insegnante di analisi matematica all’Università di Parma, tra le conoscenze minime per difendersi dalle fake news un ruolo di primo piano spetta alla matematica: «Una maggiore alfabetizzazione matematica serve anche a difendersi da certe frottole ben raccontate.» Per quanto…
«“La matematica è una palla e nella vita reale non serve a niente!” Me lo ha detto oggi uno studente, ma non è la prima volta che lo sento dire.» Chiunque insegni matematica se l’è sentito dire, con linguaggio più o meno colorito, almeno una volta… al mese, ma la risposta non è di un insegnante di matematica: è un post su Facebook di Luca Perri, che si definisce “astrofisico per vocazione, divulgatore per passione, pozzo senza fondo per costituzione”. Devo dire che mi ha un po’ stupita questa sua difesa, ma, come ogni cosa scritta da Luca, mi ha conquistata: «Il nostro è purtroppo un Paese in cui non conoscere la matematica è spesso un vanto», dice, eppure la matematica serve! Non si trova solo questo su Facebook: quelli del blog “Math is in the Air” ospitano l’ultima edizione del Carnevale della Matematica che ha come titolo “Io e la matematica”. L’idea è nata da un’indagine che era stata pubblicizzata anche tramite questa newsletter e i partecipanti al Carnevale hanno sintetizzato con una frase il proprio rapporto con la matematica. La cosa interessante è che per presentare il Carnevale i blogger hanno chiesto agli iscritti al gruppo “MaddMaths” di…
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