Domenica, 27 Ottobre 2024 10:11

229 - 27 ottobre 2024

Gli errori, le parole, la bellezza della fisica
La puntata di Radio3 Scienza del 22 ottobre, Fermi tutti: c’è la vasca dei pesci rossi!, ha celebrato i novant’anni dal celebre esperimento di Enrico Fermi e dei ragazzi di via Panisperna, l’esperimento che ha segnato la nascita della fisica nucleare italiana. Ospiti della puntata sono stati Piero Martin, fisico sperimentale all’Università di Padova, e Miriam Focaccia, storica della scienza e coordinatrice del comitato del museo Enrico Fermi, sorto nei laboratori di via Panisperna. Numerose sono le curiosità citate nella puntata condotta da Marco Motta, come quella del quaderno di appunti noto come quaderno di Avellino, ritrovato solo nel 2002, e il quaderno nel quale gli strumenti per gli esperimenti erano indicati con i nomi dei personaggi di Winnie the Pooh, ma il racconto centrale è quello dell’esperimento della vasca dei pesci rossi. Un errore di Enrico Fermi, nell’utilizzo di una piastra di paraffina al posto di quella di piombo, ha rallentato i neutroni innescando una serie di eventi che porteranno inaspettatamente un grande progresso nella fisica atomica. Non poteva che essere Piero Martin a raccontarci questa storia, visto il suo recente libro Storie di errori memorabili. Anche Federico Benuzzi ha citato questo libro in uno dei suoi brevi video, Sull’importanza delle parole: parla di errori dovuti a traduzioni poco accorte, che hanno fatto diventare artificiali i canali naturali di Marte osservati da Schiapparelli, hanno portato a pensare a messaggi da parte dell’universo, e hanno innescato il lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki. Conclude il video citando proprio Martin: «Scansar la complessità, rinunciare ai toni di grigio e cadere nelle semplificazioni di una comunicazione binaria, basata su bianco e nero, nella scienza come nella vita, è apparentemente più semplice, ma spesso foriero di errori.» Questa sarà sicuramente una delle prossime letture, ma vorrei lasciare spazio all’ultima lettura, quella del libro di Benuzzi, È la fisica, bellezza!: con i video brevi, condivisi sui suoi social, Federico ha costruito un percorso, raccogliendo gli stimoli dell’attualità e le provocazioni dei suoi follower, poi li ha riorganizzati con sapienza, facendone nascere un libro. Leggere questo libro è stato come avere l’occasione di passare un po’ di tempo con lui, con in più il vantaggio di poter scegliere la velocità del discorso, rallentando, rileggendo e sottolineando. La lettura di questo libro è un dovere sociale, perché è necessario conoscere per agire consapevolmente e, parlando di cambiamenti climatici, questa conoscenza diventa sempre più urgente e importante. Uno dei temi ripresi con più insistenza nel libro è che Non esistono domande banali: troviamo il QR code per questo video già nelle prime pagine, accompagnato dalla frase «Il superpotere di un fisico è farsi le domande giuste, e poi porsi, rispetto a quelle domande, nel giusto modo». Le domande hanno un grande valore, perché obbligano il fisico a cercare delle risposte, dalle quali si apre la strada verso nuove conoscenze, come succede con la caduta dei gravi, che porterà alla nascita del metodo scientifico con Galileo Galilei, al contrario delle risposte di Aristotele. 

Rudi Mathematici e MaddMaths!
Il titolo del saluto al Blog di Le Scienze è una citazione di Douglas Adams, Addio, e grazie per tutto il pesce!, in pieno stile Rudi: pare che i blog siano ormai fuori moda, perciò i tre Rudi hanno chiesto ospitalità a quello che definiscono «il più grande hub della matematica italiana», ovvero il sito MaddMaths!, che non si sottomette alle mode del momento. Il viaggio con Le Scienze è cominciato l’8 maggio del 2008, e si è concluso il 10 ottobre, dopo 16 anni, 906 post e 11.700 commenti, come riportano i Rudi in chiusura di questo post. Ovviamente il post di chiusura è seguito dal post di apertura su MaddMaths!: un articolo ricco di ironia, con il quale i Rudi si presentano al nuovo pubblico che, al contrario della modestia ostentata, li conosce sicuramente da tempo, vista la regolare partecipazione ai Carnevali della matematica e vista la famosa e-zine (l’unica fondata nell’altro millennio!). Personalmente, ho un legame particolare con i Rudi, visto che loro sono stati uno dei miei primi contatti con la divulgazione matematica sul web, tanto da scegliere, in una delle versioni della mia home page, di avere il loro logo che linkava il loro sito. (Ho anche conosciuto uno dei Rudi ad un incontro della Mathesis di Brescia nell’ormai lontano ottobre 2013.) 

Cerchi e streghe
Capita che i miei contatti mi suggeriscano video matematici da guardare, come nel caso di questo video di Presh Talwalkar: lo slogan di Mind Your Decisions è realistico, visto che davvero «rende la matematica e la logica divertenti per spettatori di tutte le età». In questo caso si tratta dell’area del cerchio e le dimostrazioni, realizzate come sempre con una grafica di alto livello, risalgono ad Archimede, a Leonardo da Vinci e a Rabbi Abraham bar Hiyya, grandi nomi della matematica e non solo. Questo video raccoglie alcuni dei reel che spesso vengono condivisi sui social, ma nei quali mancano la sistematicità e il nome degli autori. La potenza di Presh Talwalkar sta nel fatto che non propone solo contenuti importanti con leggerezza, ma lancia anche sfide che chiunque può provare a raccogliere, incitandoci a migliorare la nostra consapevolezza matematica.
Chi mi conosce sa che non ho un grande amore per Halloween e per le feste in maschera in generale, come è emerso ieri mattina parlando con due mie alunne alla ricerca di un costume spaventoso: ho suggerito loro di travestirsi da insegnante di matematica, magari rispettando tutti gli stereotipi al riguardo! Scherzi a parte, Math Visual Proof ha usato gli strumenti matematici per rappresentare una strega, con un cerchio, una corona circolare, un cono, delle ellissi, alcuni segmenti e delle funzioni sinusoidali. Ma ci sono anche altre streghe: tornando ai problemi di traduzione evidenziati da Federico Benuzzi, anche Maria Gaetana Agnesi deve la propria stregoneria a un errore di traduzione, tanto che la celebre curva della versiera è diventata un’avversiera. È giocando su questo malinteso che Massimo Salomoni ha romanzato la biografia della celebre matematica per la casa editrice Morellini. È un altro dei libri presenti nella mia lista di letture future e lo trovate recensito da Chiara De Fabritiis dalle pagine di MaddMaths! 

Prospettiva e geografia
Anche quest’anno la nostra partecipazione al Festival di BergamoScienza si è conclusa con una conferenza-spettacolo, dal titolo Punti di vista, riassunto del nostro percorso, lavoro corale, come corale è sempre la partecipazione al Festival, dove progettazione e realizzazione dei laboratori si portano avanti grazie alla collaborazione tra docenti e studenti. Il copione della conferenza è stato predisposto in un pomeriggio: ogni partecipante ha scelto l’argomento di cui parlare, mentre gli altri arricchivano l’intervento con quei dettagli che hanno reso ogni personaggio una caricatura di sé stesso. In effetti, nessuno di noi ha dovuto studiare a memoria il proprio intervento, in parte perché non si è fatto altro che ripetere quanto già detto durante i laboratori, in parte perché ciò che veniva detto era una sottolineatura del proprio modo di fare, semplicemente enfatizzato per scatenare un po’ di risate. Trattandosi di prospettiva, abbiamo avuto modo di toccare vari argomenti, non solo matematici o artistici: anamorfosi e oggetti impossibili sono stati i protagonisti del laboratorio artistico, mentre quello scientifico ha permesso di parlare di illusioni ottiche, costellazioni, foto 51 e Rosalind Franklin, cartine geografiche. Solo recentemente ho scoperto il prezioso libro di Paolo Gangemi Piccolo Atlante delle curiosità sul mondo (futura lettura anche questo!) e il suo blog Casi paologici, nel quale ho trovato questo comico errore della Spalding. L’idea di realizzare un pallone che riporta sulla superficie i continenti, come un piccolo mappamondo, sarebbe stata vincente, se non si fosse scelto di usare una carta geografica, in questo caso la proiezione di Mercatore, facendo risultare il tutto deformato! 

Concludo con il nuovo, gigantesco, numero primo di Mersenne: l’ultimo post di MaddMaths! riguarda proprio questa notizia, ripresa da Alessandro Zaccagnini, che ci spiega chi è Mersenne, cosa sono i numeri primi di Mersenne e qual è l’algoritmo che si usa per verificare la primalità di un numero. Per ottenere risultati simili è necessaria una grande potenza di calcolo, raggiunta solo con l’unione di migliaia di processori che lavorano in parallelo. 

Buona matematica e buon cammino! Ci sentiamo tra TRE settimane!

Daniela

PS: Traduzione della vignetta, realizzata da ChatGPT
Calvin: Ho inventato un nuovo sistema per fare i compiti. Lo chiamo "Gestione Efficace del Tempo" o GET in breve.
Calvin: Ho fatto un programma per ogni materia scolastica e uso questo timer da cucina per monitorare il mio ritmo.
Calvin: Grazie al GET, sono molto più efficiente e il mio lavoro va più veloce!
Suona il timer: RINGGG
Calvin: Ecco! Il mio minuto di matematica è scaduto! Imposta l'orologio per il mio compito di ortografia, ok?
Hobbes: Uhm, il tuo programma richiede incrementi di tempo più piccoli di quelli che questo timer può misurare.

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