Perché studiare fisica (non) è complesso

LIBRI

Perché studiare fisica (non) è complesso

Autore
Ersilia Vaudo
Codice ISBN
9788804788485

«Perché studiare fisica (non) è complesso» è stato pubblicato dalla casa editrice Mondadori nel 2024 nella collana Ora Buca. Nato come format nel 2017 al Salone del Libro di Torino, è diventato una serie di libri: durante l’ora buca, arriva un professore diverso da quello titolare, che potrebbe aiutare gli studenti a guardare la materia con occhi diversi. Replicando questo stile, la collana affronta non solo la fisica, ma anche la matematica, la chimica, la filosofia, il latino e il greco. Questo volumetto sulla fisica è scritto da Ersilia Vaudo, astrofisica che lavora all’Agenzia Spaziale Europea, presidente e co-fondatrice dell’associazione Il Cielo Itinerante, che promuove l’alfabetizzazione scientifica di bambine e bambini per contrastare l’abbandono scolastico.

Il libro si apre attaccando subito il tema, con il capitolo «Perché dovreste?», nel quale Ersilia Vaudo racconta il suo percorso scolastico e spiega di aver scelto di studiare fisica perché questa le «avrebbe dato la possibilità di spostare il […] baricentro, di tirarlo fuori e metterlo a una certa distanza» da lei. Era, infatti, affascinata dalla prospettiva di sentirsi «solo un puntino, un istante in un Cosmo indifferente e muto». La fisica le ha dato l’occasione di fare «un viaggio in un paese delle meraviglie dove ciò che non sembra possibile si trasforma», le ha consentito l’accesso ad altri mondi, perché ha in sé magia e bellezza, ed è il linguaggio invisibile della natura, anche se ha bisogno di un ulteriore linguaggio per potersi esprimere in pienezza, la matematica! È proprio alla matematica, riconosciuta come «abilitatore di futuro», che è dedicato un intero capitolo. Per l’autrice, la matematica è sempre stata una sfida, un passo necessario per accedere alle bellezze della fisica: «La fisica sa essere questo: un filo teso tra mondi, e la matematica è il ponte da attraversare per andare verso ciò che ancora non conosciamo», e la fisica stessa è «un ponte che può condurvi in una moltitudine di direzioni», un modo per coltivare la propria curiosità e per leggere il mondo con occhi diversi. Ersilia Vaudo dedica un capitolo anche al ruolo delle donne nella fisica, parlando di stereotipi di genere, citando i rapporti del World Economic Forum e dell’OCSE, e sottolineando come le materie STEM siano «autostrade di emancipazione».

Il percorso si conclude con il capitolo «L’importanza di scegliere»: costruire le competenze giuste, raccogliendo la sfida delle difficoltà, permette di «decidere liberamente» e di «scegliere di diventare qualsiasi cosa». I bivi spaventano, ma se si impara a porsi le domande giuste, si potrà scegliere con maggiore consapevolezza: domandarsi quale vita si vorrebbe fare in futuro e quali siano i propri punti di forza è il modo migliore per affrontare la scelta. Per aiutare a fare chiarezza e a indagare le proprie passioni, nell’appendice finale, Ersilia Vaudo propone sei occasioni di approfondimento, suggerendo la visione di tre film e la lettura di tre libri.

Il testo, scritto come se fosse un dialogo con il lettore, è coinvolgente e piacevole: racconta la bellezza della fisica senza nasconderne le difficoltà, ma sottolineando le opportunità che lo studio può offrire. Un libro pensato per i ragazzi delle medie, ma ottimo anche per i ragazzi delle superiori, perché i temi trattati, per quanto semplificati, non sono mai banalizzati.

 

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