256 - 7 dicembre 2025
Matematica all'università
Al centro dell’attenzione dei giornali c’è stato, ultimamente, il semestre filtro di medicina. Sandra Lucente, docente di analisi all’Università di Bari, ha condiviso, in un post su Facebook, le proprie riflessioni e le ha riprese poi all’interno di un articolo per MaddMaths! La domanda che la prof.ssa Lucente si è posta è se non sia colpa, come al solito, della matematica, visto che i numeri sono impietosi: 3 esami, chimica, fisica e biologia, 2 appelli possibili, il primo con percentuali terribili, 20% di successo per biologia, 15% per quello di chimica, 10% per fisica. In mezzo alle polemiche, agli alibi e alle accuse reciproche, questo sguardo matematico ci restituisce un po’ di prospettiva, tirando in ballo Sinner, il gioco dei pacchi e un problema di tempistica, legato all’apprendimento, che chi legifera in materia spesso sembra ignorare.
Restando in tema di orientamento, voglio condividere un breve video, che ha per protagoniste Amalia Ercoli Finzi e la figlia Elvina: vengono intervistate in merito a ciò che ha orientato la loro scelta professionale, ma soprattutto viene chiesto loro un consiglio per gli studenti impegnati a scegliere il futuro percorso. È tempo di orientamento, con gli open day previsti tra dicembre e gennaio per chi deve scegliere la scuola superiore, mentre gli studenti che sono al termine del percorso affollano i campus per l’orientamento universitario. Mi è capitato di coinvolgere alcuni ex studenti, laureandi o laureati, chiedendo un motivo per il quale sceglierebbero di nuovo la propria facoltà e un motivo per cui non la sceglierebbero più. Tra coloro che hanno risposto, Antonio Campana, laureato in ingegneria meccanica, mi ha proposto un video che ha realizzato insieme a Federico Taiola, nel quale si fa un confronto tra ingegneria informatica e ingegneria meccanica (sullo stesso canale si trova anche un video di confronto tra informatica e ingegneria informatica). Il video ha per protagonisti uno studente laureando in ingegneria informatica e un ingegnere meccanico e ci restituisce un ottimo punto di vista, in merito alle scelte universitarie: entrambi sottolineano come lo studio non sia l’unica variabile da gestire durante gli esami e come sia importante studiare mantenendo gli occhi sull’obiettivo, il proprio futuro, per non lasciarsi schiacciare dalle occasionali delusioni (inevitabili).
Matematica da insegnare
Mi sono imbattuta in questo video di Blackadder e ho scoperto che si tratta di un sitcom britannica, trasmessa dalla BBC tra il 1983 e il 1987. Il protagonista è Rowan Atkinson, nella parte di Edmund Blackadder. Nello sketch proposto, Edmund cerca di spiegare come funzioni l’addizione, usando dei fagioli: sarebbe abbastanza divertente, ma aiuta a rendersi conto che in certi momenti l’insegnamento è davvero così frustrante.
Un altro tipo di frustrazione è quello che ci racconta Maurizio Codogno dalle pagine di MaddMaths! parlando della pigrizia dei matematici: coinvolto nella spiegazione dello studio di funzione a una studentessa di economia, Maurizio si trova innanzi tutto a fare i conti con la memoria, visto che «se non usi queste cose le dimentichi in fretta», ma il secondo problema riguarda la metodologia. Condivido quanto raccontato da Maurizio, non tanto (o non solo) per una questione di pigrizia, ma soprattutto per una questione di memoria carente: preferisco ricavare le formule invece di ricordarle a memoria e invito i miei studenti a fare altrettanto, in modo da sottolineare ulteriormente il processo, invece di affidarsi a una memorizzazione passiva.
Matematica curiosa
Mi ha incuriosito parecchio questo articolo della redazione di MaddMaths!: quante bugie si possono dire prima che diventino fatali? I matematici riescono a porsi domande su tante cose e, in questo caso, si tratta di uno studio di Steffan Llewellyn, dell’Università di Leicester, che si è domandato cosa succederebbe se il naso crescesse davvero ad ogni bugia, come succedeva a quello di Pinocchio. Immaginando una crescita esponenziale, con un raddoppio ad ogni bugia, il problema nascerebbe dallo spostamento del baricentro e dal peso del nuovo naso, e l’autore ha trovato un numero esatto di bugie oltre il quale si andrebbe incontro a un esito fatale.
Durante l’ultima edizione di BergamoScienza, nel corso della manifestazione della Scuola in piazza, abbiamo usato parecchio il quadrato magico di Ramanujan, che riporta, nella prima riga, la data di nascita del celebre matematico, suddivisa a coppie di numeri (gg-mm-aa-aa). Nella prima riga, si possono inserire le cifre della data di nascita di chiunque e il video fornisce tutte le indicazioni necessarie per realizzare il quadrato. Per rendere le cose più interessanti, però, basterebbe inserire pochi numeri, per ricostruire in autonomia l’intero quadrato: si comincia con la data di nascita e con l’individuazione del numero magico, poi si procede con la seconda riga e nella prima casella si inseriscono le ultime due cifre dell’anno di nascita aumentate di una unità, mentre nella terza casella si riporta il numero del mese diminuito di 3 unità. Nella quarta riga, si riportano, nelle ultime due caselle, il giorno di nascita aumentato di uno e il mese di nascita diminuito di uno. In questo modo, si ottiene un quadrato magico, nel quale il numero magico non si ritrova solo per le righe, le colonne e le diagonali come avviene solitamente. Nel nostro caso, volendo regalare il quadrato come gadget ad adulti e piccini, è stato necessario fare in modo che non comparissero numeri negativi, perciò l’algoritmo utilizzato era leggermente diverso, ed era stato individuato da uno studente delle scienze applicate che ha realizzato un piccolo programma per trovare tutte le combinazioni possibili.
Matematica natalizia
Essendo entrati ufficialmente nel periodo natalizio, non può mancare un riferimento matematico anche in questo ambito: comincerei con i regali di Natale, rispolverando un video del Math-segnale pubblicato due anni fa, con il quale Davide e Riccardo proponevano libri, gadget e giochi a tema matematico, interessanti per tutti gli appassionati. Paolo Alessandrini, invece, propone simpaticamente i suoi libri, immaginando quali potrebbero essere gli acquirenti interessati.
È ritornata in auge anche la formula matematica per realizzare l’albero di Natale perfetto: Annalisa Santi, del blog Matetango, aveva pubblicato un articolo nel dicembre del 2017 e raccontava del dott. Gordon Hunter, della Kingston University di Londra, che aveva proposto, nel 2013, un albero decisionale per aiutare i clienti della catena Dobbies ad acquistare l’albero più adatto alle loro esigenze. Annalisa, inoltre, citava la Maths Society della Britain’s University di Sheffield, che aveva proposto la treegonometry, per realizzare delle proporzioni armoniose. Le formule riguardano la lunghezza delle decorazioni, il numero di palline, la lunghezza delle file di luci, per concludere con la stella in cima all’albero, che deve avere un’altezza pari a un decimo di quella dell’albero. Se volete una versione più breve, c’è un simpatico video di Fanpage di un paio di anni fa, che riassume tutte le informazioni necessarie.
In conclusione, non può mancare l’invito a votare per Matematica fuori dalle regole, di Daniele Gouthier: è finalista al Premio Nazionale di divulgazione scientifica Giancarlo Dosi e i libri di matematica raramente giungono in finale. È possibile votare immediatamente a questo link nella categoria “scienze matematiche fisiche e naturali”, cliccando sul banner blu che riporta la dicitura “votazione aree scientifiche”, nella parte riservata al pubblico. Sarà poi possibile votare per il vincitore assoluto in un secondo momento e la finale sarà trasmessa in diretta mercoledì 10 dicembre alle 15.00. In bocca al lupo, Daniele!
Buona matematica e buon cammino! Ci sentiamo tra DUE settimane!
Daniela
PS: L’immagine di copertina è stata presa dal Post: ho la batteria scarica come Piperita Patty!
Hai domande?
Contatta l'autrice