250 - 7 settembre 2025

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250 - 7 settembre 2025

L'arte della divulgazione

Il video di Federico Benuzzi Quando l’arte aiuta a divulgare si apre con un portico sullo sfondo, che richiama la prospettiva: in poche parole, il celebre giocoliere introduce il suo nuovo spettacolo, Intrecci, spiegando come il linguaggio dell’arte e quello della scienza possano aiutarsi nel veicolare messaggi e arricchirsi a vicenda. L’arte rimodella il pensiero e in qualche modo aiuta anche la divulgazione scientifica, toccando le corde dell’emozione. E che l’arte sia un aiuto nella divulgazione i tipi del canale Math Visual Proof lo sanno bene: «questa è una breve dimostrazione visiva animata che dimostra che l’area di un arbelo è uguale all’area del cerchio il cui diametro è dato dalla corda del semicerchio ottenuta dalla costruzione dell’arbelo (dal punto di tangenza dei due cerchi interni).» Per chi non lo sapesse, l’arbelo è la parte di piano compresa tra tre semicirconferenze, ed è stato studiato da Archimede. A proposito di Archimede, vale la pena leggere The Archimedes Issue, libretto della serie Comic&Science, che con il fumetto di Giuseppe Palumbo “Archimede Infinito 2.0”, racconta la storia del palinsesto di Archimede, venduto ad un’asta milionaria, mescolando «la biblioteca di Alessandria, l’impero bizantino e un monaco amanuense del XIII secolo con l’occupazione nazista di Parigi». Il fumetto ripercorre la storia raccontata ne Il codice perduto di Archimede, di Reviel Netz e William Noel.

 

Oltre gli stereotipi

Tra le pagine di MaddMaths! continua la riflessione sugli stereotipi di genere legati all’apprendimento della matematica e affrontati da Martinot et al., nello studio pubblicato su Nature. Quello proposto è un approfondimento di Laura Cesaro, insegnante di scuola primaria, che sottolinea come ogni insegnante dovrebbe porsi la domanda: «È possibile che inconsciamente io abbia contribuito a rafforzare gli stereotipi di genere, anziché ridurli?». In caso di risposta affermativa, questa dovrebbe condurre a una seconda domanda: «Come posso cambiare le cose?» alla quale Laura Cesaro ha risposto con una strategia innovativa, la robotica educativa.

Su Repubblica continua la pubblicazione della serie Variabili indipendenti, la cui autrice è la matematica Chiara Valerio. L’ultima puntata è stata dedicata a Sofja Kovalevskaja, prima donna a conseguire il dottorato in matematica. La sua vita eccezionale è stata raccontata sia da Anne Charlotte Leffler, sorella del celebre matematico che aveva garantito una cattedra all’Università di Stoccolma alla Kovalevskaja, sia da Alice Munro, con il racconto Troppa felicità. Trattandosi di Chiara Valerio, questa serie non poteva che rivelarsi l’occasione per suggerire ulteriori letture.

 

La matematica e l’impegno

In una Ted-talk al TedxNoventa Vicentina due anni fa, Federico Benuzzi ha spiegato per quale motivo gli studenti sono obbligati a studiare discipline che non approfondiranno mai nella vita, con lo stile ispirato (e ispirante) che lo contraddistingue, descrivendo l’importanza e la bellezza della matematica e della fisica. Attraverso le sue esperienze, Federico Benuzzi fa una riflessione didattica centrata in particolare sulle nove intelligenze, che può offrire un ottimo inizio di anno scolastico.

Tra le tante citazioni attribuite a Giorgio Armani all’indomani della sua scomparsa, ho trovato un messaggio importante, didatticamente parlando, nel discorso tenuto l’11 maggio 2023 all’Università di Piacenza, in occasione della laurea honoris causa in “Global Business Management”: «Nell’era dell’effimero solo ciò che richiede impegno dura davvero» riporta Repubblica in questo breve video.

La stessa importanza all’impegno e alla fatica viene data da Ed Sheeran, in questo video che ho condiviso esattamente un anno fa, con queste parole: «Non molto tempo fa mi sono imbattuta, sui social, in questo video di Ed Sheeran intitolato Hardwork is Ed Sheeran’s talent!, registrato durante il Jonathan Ross Show più di un anno fa. Cominciamo l’anno scolastico con questo video, per condividere una risata e una solenne verità!»

 

Matematica fuori dagli schemi

Ecco un paio di video per avvicinarsi a una matematica un po’ fuori dagli schemi: il primo è di Tre minuti con il prof, ovvero del prof. Vincenzo Mauro, e riguarda la finale degli US Open, appena conclusa con la vittoria di Alcaraz. Il prof. ha usato il calcolo delle probabilità per stabilire chi avesse più possibilità di vincere il torneo. La cosa è interessante e, anche se salta a piè pari la soluzione del sistema di otto equazioni, è chiaro che la soluzione non è così semplice. Sempre di sistema si parla anche in questo video proposto dal canale Brain Station: è un sistema irrazionale, che ha per soluzione una coppia di numeri interi e che, per quanto sembri semplice da risolvere per tentativi, algebricamente offre un approccio originale, che potrebbe costituire un’ottima esercitazione.

 

Numeri magici

IlariaF Math offre un’ottima presentazione del numero di Nepero, realizzata non solo attraverso la definizione, ma anche attraverso la capitalizzazione composta. Voglio condividere un altro video del canale Brain Station, nel quale viene proposto un quadrato magico che, nella prima riga, riporta la data di nascita di Ramanujan. Il prof. Nicola Filipponio, dal blog Matematicando, ci offre una piccola dispensa di una trentina di pagine sui quadrati magici e a pagina 11 compare proprio il quadrato magico di Ramanujan.

Mentre sto per concludere la newsletter, mi imbatto in un articolo del Post che parla della scultura Kryptos, dell’artista statunitense Jim Sanborn, installata nel 1990 nel complesso dove ha sede la CIA. La scultura contiene dei messaggi cifrati che, a distanza di anni, non sono stati ancora decodificati: «Secondo Sanborn la smania di risolvere il quarto messaggio cifrato è tale da aver “rovinato matrimoni” e portato alcune persone a scrivergli continuamente, a presentarsi a casa sua o a minacciarlo.»

Buona matematica e buon cammino! Ci sentiamo tra DUE settimane!

Daniela

 

PS: L’immagine di copertina è una vignetta proposta dal Post.

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