244 - 15 giugno 2025

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244 - 15 giugno 2025

Matematica reale

Sostengo da sempre che insegnare matematica e insegnare educazione civica siano la stessa cosa, visto che la matematica offre una visione più completa della realtà e delle chiavi di lettura più efficaci. I due esempi che seguono mi permettono di sostenere questo punto di vista. Comincerei con il referendum appena svolto e con Alberto Saracco, docente di geometria all’Università di Parma, che prima dell’esito della votazione aveva espresso la volontà di scrivere qualcosa in merito al quorum. Referendum: il quorum da un punto di vista matematico è stato pubblicato sia sul blog La scienza espressa, sia su MaddMaths! A partire dalla diminuzione dell’affluenza nel corso degli anni, Alberto Saracco evidenzia da subito come questo possa generare scenari paradossali. Dopo averli presentati, aiutandosi con dei grafici, ipotizza che, per evitare il voto strategico (il voto, cioè, di chi decide di non andare a votare, compromettendo il quorum), bisognerebbe proporre un diverso quorum, grazie al quale sarebbe nell’interesse di tutti andare a votare. Di questo aspetto si è parlato anche durante la puntata di Radio3 Scienza del 12 giugno, condotta da Roberta Fulci, durante la quale è intervenuta anche Monica Bonini, costituzionalista all’Università di Milano Bicocca.

Il secondo evento è quello della sconfitta di Sinner al Roland Garros, con la conseguente vittoria di Alcaraz, estremamente improbabile, stando alle statistiche della partita. Quanto fosse improbabile viene calcolato da Vincenzo Mauro, nel suo noto format di 3 minuti col prof.

 

Matematica e gender gap

Nei giorni scorsi, Nature ha pubblicato i risultati di uno studio condotto presso l’Université Paris-Saclay, dall’équipe guidata da Martinot per indagare quale sia il momento esatto in cui i ragazzi superano le ragazze in matematica. L’imponente studio è stato condotto in Francia, a partire dai primi giorni di scuola, e ha coinvolto quasi tre milioni di bambini, di ogni gruppo socio-economico, in tutte le regioni della Francia e in ogni tipo di scuola. Svolgendo un test durante i primi giorni di scuola, non sono state rilevate differenze per genere, ma già dopo quattro mesi, le bambine erano state superate. Secondo la psicologa Jillian Lauer dell’Università di Cambridge, questo studio suggerisce che «le disuguaglianze di genere nella performance matematica dei bambini non sono innate né inevitabili», perciò è utile puntare l’attenzione non solo sugli eventuali stereotipi di chi insegna, ma anche su quanto evidenziato da Meghna Nag Chowdhuri, dell’University College di Londra, secondo la quale sarebbe importante dare una definizione di cosa significhi “essere bravi in matematica”. Se si riconosce la bravura solo nei risultati maschili, ad esempio tendendo a «premiare chi risponde più in fretta», le bambine potrebbero ricevere il messaggio di non essere brave in matematica, quando in realtà potrebbero esserlo, ma in modo diverso rispetto ai coetanei maschi.

Le ricerche in Francia proseguono a pieno ritmo: stando a quanto riportato da MaddMaths!, l’École Polytechnique in Francia ha cercato di testare la veridicità del detto “Sbagliando s’impara”, «arrivando a conclusioni piuttosto spiazzanti». Il modello matematico, che prevedeva centinaia di giocatori teorici, effettuando simulazioni a computer con i metodi della fisica statistica, ha mostrato come l’assenza di un giocatore che coordini tutti non permette il raggiungimento di risultati soddisfacenti: si impara, ma meno di quanto previsto.

 

Carnevale della Matematica

Il Carnevale della matematica #188 è online da ieri ed è ospitato da Maurizio Codogno, sul suo blog Notiziole di .mau. L’argomento scelto era tutt’altro che banale, visto che ai matematti Maurizio ha posto la domanda: “Cos’è per voi la matematica?” Devo confessare che non è stato così semplice trovare una risposta e, mentre da un lato l’istinto mi portava a elencare una serie di aggettivi che potessero racchiudere la matematica elencandone le caratteristiche, dall’altro mi veniva spontaneo descrivere la matematica come ciò che non è. Alla fine, ho deciso di partire dalle citazioni di alcuni importanti matematici, che avevano sicuramente cose interessanti da dire, ma poi ho proseguito attraverso la descrizione della matematica svolta dai miei alunni. Tutto è cominciato con una mappa della matematica che era stata fatta realizzare a degli insegnanti durante un corso biennale di perfezionamento in didattica della matematica dal prof. Antonietti: ho deciso di riproporre la stessa domanda in classe, per vedere quale poteva essere la risposta dei miei alunni. Per certi aspetti sono rimasta stupita, ma per altri no e le riflessioni che ne sono scaturite mi hanno portato a concludere l’articolo con una definizione di matematica, svolgendo il compito assegnato da Maurizio Codogno.

 

Storie che contano

Continua la pubblicazione delle storie che contano, curate da Alice Raffaele: il terzo racconto, Il patto della tangente, è stato scritto da tre studenti liceali, che hanno pensato a una scena teatrale noir, «dove la matematica si mescola al crimine e alla goniometria». La storia numero 4 è opera di un docente di matematica e scienze alla secondaria di primo grado, Fabrizio Lanfredi, intitolata Amore, perché è «un racconto un po’ romantico e un po’ nerd». La storia numero 5 è ancora opera di Massimo Ferri (che aveva già partecipato alla rassegna), che con 5 cm, immagina cosa sarebbe successo alla matematica se Galois fosse sopravvissuto al duello. La storia numero 6 è opera di Maurizio Codogno e si intitola Il triello: «la matematica incontra l’amore e una sfida a paintball. Ma la logica da sola basterà per vincere il triello?»

Se vi interessano le storie e se amate i podcast, Storie di matematiche e matematici è per voi. Disponibile sulle piattaforme podcast con la prima puntata, dedicata a Emmy Noether, il podcast è prodotto dal Laboratorio FDS del Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano in collaborazione con METID. La serie è stata realizzata da Giulio Magli, Monica Conti e Annalisa Panati e MaddMaths! propone un’intervista a Giulio Magli, che racconta la genesi e gli obiettivi del progetto.

 

Buona matematica e buon cammino! Ci sentiamo tra DUE settimane!

Daniela

 

PS: Immagine allegata presa dal Post

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