Matematica con...il fidget spinner!

Quando in un negozio vicino a casa decidono che è ufficialmente finita la stagione dei fidget spinner e te li svendono in grandi quantità a 60 centesimi......tu ci provi a passarci di fianco ed ignorarli, ma qualcosa nella tua mente inizia a “roteare” e finisci per acquistarne una ventina e portarli immediatamente in classe! 


Dopo la sorpresa e l’incredulità dei bambini alla vista di questo gioco così affascinante e così ancora vicino alla “moda” del momento, ecco come li abbiamo usati in classe seconda. 


Per prima cosa li ho ordinati in una scatola e li ho contrassegnati, uno ciascuno, con un numero successivo, scritto con il pennarello indelebile. 
Poi ho stampato e plastificato una schedina con un disegno dello spinner delle sue stesse dimensioni e ho consegnato uno spinner e una schedina ad ogni bambino.






Inizialmente abbiamo provato ad affinare la tecnica per far ruotare lo spinner il più velocemente possibile. 
Ci siamo dati delle regole per farlo e abbiamo sperimentato diversi modi per utilizzarlo. 
Abbiamo deciso di posizionarlo sopra all’immagine della schedina (posta sul banco e non sul quaderno, che frenava un po’!) e di iniziare mettendo un dito sopra al punto centrale (per tenerlo fermo) ed usando l’altra mano per spingerlo.




Una volta diventati esperti nel far ruotare velocemente lo spinner (ne sono nate delle riflessioni interessantissime dal punto di vista fisico-meccanico!) ho deciso di usarlo come una sorta di “cronometro” per alcune semplici sfide veloci.

Abbiamo intitolato l’attività “Spinner test”! 
In pratica davo delle mini schede da compilare con dei calcoli veloci semplici semplici (i primi erano addirittura di livello fine prima, poi sempre più “complessi”, ma pur sempre brevissimi e riferiti a strategie di calcolo facili ed intuitive su cui erano ormai esperti e rapidi), da terminare prima che lo spinner finisse di ruotare su sè stesso. 

Per iniziare facevo così: passavo a dare la schedina girata a “testa in giù” e coperta sul banco. 
Quando tutti la avevano ricevuta partivo e dicevo: “Pronti, attenti...via!”. 
I bambini a quel punto facevano partire lo spinner velocissimamente e subito dopo giravano la schedina e iniziavano a completarla. 
Non appena lo spinner smetteva di girare, avevano l’obbligo di alzare le braccia e di smettere di scrivere. 










I calcoli erano talmente semplici e così pochi, che quasi tutti riuscivano a completarli interamente prima della fine della rotazione dello spinner. Esso infatti andava avanti per un buon lasso di tempo. 


Per i bambini con difficoltà, riducevo la schedina (con al massimo 5-6 calcoli) e mi affiancavo loro permettendo di usare strumenti o allungando loro i tempi dando io una spinta “bonus” al loro spinner. 

Al termine del lavoro incollavano la schedina sul quaderno e me la davano da correggere.


Inutile dire che il gioco ha riscosso un enorme successo ed entusiasmo e i bambini mi hanno chiesto di rigiocare molte volte, tanto da istituire settimanalmente lo “spinner test” i primi minuti all’inizio della lezione. 

Una volta finito il test, i bambini avevano il compito di riordinare i loro spinner all’interno delle loro scatoline e di riporli nella mia scatola, in ordine.



Un altro gioco che abbiamo fatto con gli spinner (questa volta in un lavoro di gruppo) è stato lo “Spin and Sum”! 

Ho organizzato i bambini in gruppi di 4 (se erano di meno, ho comunque dato 4 spinner a gruppo) e ho dato uno spinner a testa e due schede con le ruote colorate. 



Quando ho preparato gli spinner ho anche disegnato con il pennarello indelebile un piccolo segnetto su una delle tre parti rotanti. Questo permetteva di renderlo adatto a diventare una piccola “ruota della fortuna” che potesse scegliere a caso un numero, grazie alla rotazione e al segnino-lancetta che individuava una precisa posizione. 


Una volta distribuiti i 4 spinner ai gruppi, i bambini dovevano posizionarli al centro delle ruote colorate (il centro era perfettamente sovrapponibile con il centro dello spinner) e farli ruotare (non troppo velocemente questa volta, altrimenti avrebbero dovuto aspettare troppo tempo). 
Sulle ruote erano riportati rispettivamente: i numeri da 0 a 9 su una e le decine da 10 a 100 sull’altra. 
Lo spinner, fermandosi, faceva capitare il segno-lancetta su una delle “fette” della ruota (se non si fermava in pochi secondi, i bambini dovevano bloccarlo mettendo sopra la mano).


Poi in gruppo i bambini dovevano utilizzare i 4 numeri generati dalle 4 ruote e sommarli tra loro. 
Ad esempio: 3+50+6+20. La regola era quella di sommare prima tra loro le decine e poi tra loro le unità. Quindi 70+9=79.

Se c’erano cambi, i bambini si aiutavano per capire quale strategia usare per procedere. Allo stesso modo, se i valori superavano il 100, i bambini in gruppo si confrontavano per capire come fare a sommare i valori, arrivando quasi sempre alla strategia corretta. 













Il gioco li ha stimolati moltissimo ad utilizzare il calcolo mentale e a discutere sulle strategie logiche da usare. 
Inoltre, l’uso dello spinner li ha coinvolti perché molto pratico e divertente e le ruote che generavano numeri a caso li hanno portati a lavorare più autonomamente nel gruppo e nello stesso tempo a confrontare alcuni risultati ottenuti tra i gruppi: ad esempio, chi otteneva un risultato particolarmente “alto” lo dichiarava orgogliosamente, confrontandolo con quello ottenuto da altri gruppi. 


Insomma, un interessantissimo strumento che useremo ancora in molte occasioni e anche con modalità diverse da queste. 
È stato decisamente un ottimo acquisto! E ci ha egregiamente aiutati a diventare più esperti e veloci nei calcoli! 

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