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Giovedì, 02 Marzo 2023 23:32

La misteriosa prova del 9

«La misteriosa prova del 9» è stato pubblicato da Edizioni Dedalo a fine febbraio 2023. L’autore è Bruno Jannamorelli, che è stato insegnante di matematica e fisica nei licei per oltre trent’anni e che dal 2010 è docente di Didattica della Matematica presso l’Università dell’Aquila. Autore di diverse pubblicazioni sulla didattica e la divulgazione della matematica, ha curato l’edizione della Puissance motrice du feu di Sadi Carnot per la casa editrice Cuen. «La misteriosa prova del 9» è impreziosito dai disegni di Alessia Di Sisto, che si è occupata anche di cortometraggi e ha realizzato infografiche e animazioni per campagne di comunicazione.

La storiella è adatta anche ai piccoli lettori della primaria a partire dai 9 anni. I protagonisti sono sostanzialmente tre: il personaggio principale è nonno Beppe, maestro di scuola primaria in pensione, accompagnato in questa avventura dai nipoti Gianni di 8 anni e Claudia di 9, dal diverso temperamento, ma entrambi curiosi. Tutto comincia con i compiti assegnati a Gianni: sembra che non ami le moltiplicazioni e nonno Beppe, con la preparazione nata dall’esperienza da maestro, propone al nipote una moltiplicazione un po’ diversa, detta “a reticolo”. Risolto il problema della moltiplicazione, resta comunque lo scoglio delle tabelline, che portano spesso a errori, a tutte le età. Nonno Beppe accompagna quindi Gianni da Gigi Il Bersagliere, un anziano pastore, che suggerisce una simpatica scorciatoia per evitare facilmente il problema: le moltiplicazioni con le dita. La seconda parte del libro è dedicata a Claudia, che si sta confrontando con la prova del 9: scopriamo che, anche se il risultato della moltiplicazione fosse errato, magari con le cifre scambiate, la prova del 9 potrebbe comunque restituirci una moltiplicazione corretta. Per risolvere il mistero, è necessario che nonno Beppe spieghi ai suoi nipotini la matematica modulare, indicata come aritmetica dell’orologio. Sia Gianni che Claudia rispondono con vivacità e curiosità alla nuova aritmetica e ne capiscono tutte le implicazioni tanto che alla fine nonno Beppe può aiutare a trovare una risposta alle domande principali, ovvero al perché fra tutte le prove possibili facciamo proprio quella del 9 e perché a volte non sia affidabile.

Il racconto è strutturato in forma di dialoghi tra i protagonisti, tanto da diventare quasi una pièce teatrale, dal ritmo sostenuto, vivacizzata dalle illustrazioni, che aiutano a comprendere i passaggi matematici più complessi. Distribuiti qua e là troviamo dei riquadri colorati, intitolati “in più”, nei quali vengono proposti piccoli approfondimenti matematici, come le proprietà delle operazioni o la storia della moltiplicazione fulminea. Come appendice finale troviamo alcuni approfondimenti, tra i quali una guida per realizzare i bastoncini di Nepero e un glossario, al quale ci rimanda la narrazione attraverso le parole evidenziate in grassetto. A differenza dei soliti libri per bambini, c’è anche una bibliografia, con alcuni suggerimenti online e le indicazioni per realizzare una piccola biblioteca, con una distinzione tra i piccoli e i grandi. L’ultima appendice è l’angolo dei grandi, con gli errori di Leonardo da Vinci, che se ha applicato la prova del 9 non ha comunque trovato un aiuto per identificare i suoi errori, ed una dimostrazione matematica di come funzionino le tabelline con le dita. Il libro si offre a diversi livelli di lettura, come dimostrato anche dalle parti finali di approfondimento, e ci permette di esplorare degli aspetti legati al calcolo aritmetico che ci avvicinano alla matematica, ce la rendono più simpatica e, al tempo stesso, permettono al lettore di esplorarla da un punto di vista più pratico, come dimostrato dalle tabelline risolte con le dita delle mani, dalla matematica dell’orologio o dai bastoncini di Nepero: l’autore cerca nel passato il modo per rendere oggi l’aritmetica ancora più attuale e, in qualche modo, accattivante. Il libro può essere adatto anche agli insegnanti della scuola primaria, che hanno l’opportunità di trovare in questo percorso una serie di aiuti per rendere la matematica più appetibile per i più piccoli.

Sulla copertina ci viene ricordato che il libro è adatto ai «curiosi da 9 a 99 anni»: non dimentichiamo che la collana “Piccola Biblioteca di Scienza” è stata ideata per aiutare i più piccoli ad affrontare «la scienza in maniera semplice» e per rispondere «alle piccole ma grandi domande dei ragazzi.»

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Giovedì, 25 Luglio 2019 14:59

Le cose non quadrano... ci vogliono i cerchi!

A Matematopia, Zero Junior sta per partecipare alla sua prima Adunanza, durante la quale vedrà all’opera l’Esemplificatore, che «affronta e risolve, rendendoli semplici e comprensibili, problemi ed esercizi di qualunque tipo». L’immensa Piazza Calcolo è gremita, ma gli abitanti di ogni quartiere non hanno rapporti con quelli degli altri, perciò i Numeri e le figure geometriche non si mescolano. Zero Junior attira l’attenzione su di sé, dando la risposta corretta a un problema proposto dall’Esemplificatore: il piccolo Zero e la piccola Cerchiolina fanno fronte comune, mentre attorno a loro gli altri Numeri e i Poligoni cominciano a evidenziare in quanti modi gli Zeri e i Cerchi siano diversi e non rispettino le regole. Mentre gli Assiomi cercano di mettere ordine in mezzo ai tumulti, la famiglia degli Zeri e quella dei Cerchi decidono di lasciare Matematopia. Alla successiva adunanza l’Esemplificatore si arrabbia e dimostra la necessità di cerchi e zeri attraverso problemi che li coinvolgono. Al ritorno delle due famiglie, l’Esemplificatore richiama l’attenzione sulla ricchezza delle diversità: «i “diversi” non esistono. Esistono semmai gli “speciali”: nel senso che le loro differenze sono in realtà delle specialità che arricchiscono non solo loro, bensì tutti quanti».

Parlando di aritmetica e geometria, Pettarin e Olivieri parlano anche di tolleranza, come se la matematica fosse la scusa per parlare d’altro. La favola alimenta l’amore per la matematica attraverso la metafora della vita e, al tempo stesso, permette di affrontare il tema della “diversità” utilizzando cose apparentemente innocue come i numeri. Ha il sapore di certe favole di Gianni Rodari: per quanto i disegni di Giulia Orecchia contribuiscano a dare una certa leggerezza al racconto, non si può non coglierne la morale.

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Mercoledì, 31 Luglio 2013 19:54

Il computer di Dio

TRAMA:
Molti stentano a credere che la matematica possa essere accomunata alle discipline umanistiche, ma in realtà sono due visioni complementari di una stessa realtà. La matematica collega i due mondi, essendo umanistica nei contenuti (descrive e inventa mondi possibili) e scientifica nel metodo (in quanto usa la logica). Inoltre la matematica è il linguaggio della scienza e, per questo motivo, del mondo contemporaneo.
Domandarci esplicitamente dove stia andando la matematica significa domandarsi in realtà dove stiano andando le scienze e, con esse, il mondo tecnologico e la civiltà occidentale. 
Nel Novecento, la matematica è andata incontro a una produzione sterminata e verrebbe quasi da pensare che non sia rimasto più nulla da dimostrare, mentre in realtà ci sono molte branche nuove della matematica, come la teoria dei giochi e la teoria della complessità. 
I campi esplorati in termini matematici sono: politica, religione, arte, letteratura, giochi, filosofia, logica, aritmetica, geometria, scienza e tecnica.
 
COMMENTO:
Un libro interessante, anche se non sempre di facile lettura. Ottimo per gli studenti, soprattutto in vista dell'esame di stato, visto che crea presenta numerosi collegamenti tra la matematica e le altre discipline. Accessibile anche per chi non ha una preparazione matematica di elevato livello.
Pubblicato in Libri

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