Ancora una volta Alice Milani dà vita, parole, spessore e immagini ad un personaggio femminile che ha contribuito alla storia della scienza: dopo Marie Curie, questa volta l’autrice segue la passione del padre, insegnante di matematica, ideando un fumetto che ha per protagonista «Sofia Kovalevskaja» e lo pubblica con la casa editrice Coconino Press.
È un fumetto irriverente, che ci mostra tutta la grandezza di questa matematica. Forse Alice Milani riesce ad essere così credibile nel dare voce a Sofia proprio grazie al fatto che lei stessa ha portato a termine questa sua impresa, come ci dice nelle ultime pagine, mentre allattava, svezzava, spannolinava la figlia, aveva a che fare con un trasloco e la pandemia imperversava, in altre parole, mentre la vita scorreva attorno a lei.
Il personaggio di Sofia Kovalevskaja prende vita attraverso le immagini che la sapiente mano di Alice Milani è riuscita a rappresentare, soffermandosi sia sui pregiudizi dell’epoca nei confronti di una donna che si dedica alla matematica, sia sulla voglia di evadere di Sofia. Il matrimonio di convenienza con Vladimir diventa un modo per affrancarsi da una realtà opprimente, mentre i voli fantastici immaginati dall’autrice sono la reale via di fuga di Sofia, che incontra, con la sua matematica, i matematici che l’hanno preceduta e che l’hanno aiutata a ottenere i risultati cui ambiva, anche se la vita riusciva a volte ad avere il sopravvento. Lo stesso Weierstrass, che spesso l’ha sostenuta, insieme a Gösta Mittag-Leffler, la accusa di essere incostante e poco affidabile, ma la realtà è che Sofia non può abbandonarsi totalmente alla matematica, non può ignorare il grido d’aiuto della sorella o rinunciare ai suoi affetti. Inoltre, in quanto donna, si trova ai margini della società matematica, visto che i colleghi hanno difficoltà ad accettarla come loro pari: la posizione che si guadagna, quello che le viene riconosciuto, è conquistato con fatica, mentre fa i conti con le sue insicurezze. Gösta Mittag-Leffler le chiede di mantenere aperto il confronto con gli altri matematici per poter in qualche modo nutrire il proprio cervello, ma sono loro che tendono ad evitarla.
Il fumetto ci mostra una mente sempre impegnata e attiva, colta dall’estro creativo ovunque e immersa nella sua passione per la matematica anche nei contesti più inaspettati, come su una pista di pattinaggio. Non c’è spazio, però, solo per le elucubrazioni matematiche: Alice Milani riesce a cogliere tutte le passioni che hanno animato la vita di Sofia, come la passione per la letteratura, basti pensare alla sua creazione “Una ragazza nichilista”, un romanzo un po’ autobiografico. Il fumetto è quindi completo e attraverso i colori e la poesia delle immagini ci restituisce un’immagine di Sofia a 360°. È anche estremamente realistico, come vediamo nelle pagine in cui Sofia partorisce la sua bambina. Non mancano nemmeno le risate che l’autrice ci regala grazie alla sua pungente ironia, come mostrato nel momento in cui Sofia viene accolta in Svezia con un mazzo di fiori: «Non c’era bisogno di scomodarsi coi fiori. Avrei preferito uno stipendio».
Un libro da leggere e da rileggere, un lavoro prezioso e unico.
«La matematica è un mondo astratto molto complesso, per entrarci dentro ci vuole grande immaginazione, ci vuole un’intuizione quasi artistica. Devi riuscire a vedere quello che gli altri non vedono.»